Emilio Salgari (Verona 1862 – Torino 1911) è il più grande scrittore italiano di avventure. Sua madre era veneziana e lo stesso scrittore aveva vissuto a Venezia. Egli appartiene alla grande tradizione veneta della scrittura di viaggio, alla voglia di conoscere il mondo, propria di Marco Polo come di Goffredo Parise. La sua fama supera i confini nazionali.

Alcuni numeri e affermazioni chiariranno immediatamente il valore e la valenza internazionale, nazionale e territoriale del Premio:

  • Salgari è conosciuto e seguito in 67 paesi del mondo
  • Salgari è lo scrittore veneto più tradotto nel mondo con 642 traduzioni. Di seguito le lingue più utilizzate:
    • Spagnolo
    • Russo
    • Inglese
    • Francese
    • Tedesco
    • Giapponese
    • Malese
    • Infine lingue dell’est europeo, ebraico, armeno
  • Le opere di Salgari sono presenti nei cataloghi delle Biblioteche Nazionali di Francia, Spagna, Portogallo, Messico, Argentina, Canada, Stati Uniti, Germania, Russia, Malesia
  • Salgari è legato al VENETO e, in particolare, alla Valpolicella essendo vissuto in Negrar di Valpolicella, a Verona e a Venezia.
  • Salgari, attraverso le sue opere, promuove la Valpolicella. L’ambientamento e i riferimenti di molti suoi romanzi sono suggeriti dal territorio valpolicellese (ricordiamo i “Sentieri salgariani” che attestano la frequentazione dei luoghi da parte dello scrittore).
  • L’attività legata al Premio spazia su più mesi e non si riduce alla sola serata di premiazione, quindi il suo eco è permanente per almeno alcuni mesi.